Convivio di Natale

Ancora una volta abbiamo la gioia di celebrare la festa del Natale e di salutare un nuovo anno, con la speranza di uscire definitivamente dalla situazione difficile attuale, originata dalla pandemia. In tutte le culture le festività rappresentano l’occasione per ricordare un particolare evento, un’appartenenza, una speranza condivisa. Ma la gioia e l’atmosfera del periodo natalizio supera ogni altra ricorrenza, coinvolgendo tutti senza restrizioni e confini, anche coloro che non professano la fede nella nascita a Betlemme di Gesù di Nazareth

. Ci sono tanti aspetti che portano ad avvalorare le festività natalizie rispetto alle altre; in particolare, ritengo molto importante l’occasione, una volta all’anno, di rivedere e incontrare le persone care: genitori, figli, nipoti, parenti, amici, per trascorrere un po' di tempo insieme, senza affanni e preoccupazioni.
Gli esseri umani sentono ancora questo bisogno, specie in questo periodo di limitazioni che ci allontanano dagli altri, impedendo perfino i semplici gesti che esprimono i sentimenti di vicinanza e amicizia o la gioia di condividere una relazione. Trovarsi insieme, aprire almeno per un giorno la casa ai conoscenti che abitualmente non vivono con noi, ma che noi amiamo, cercare di combattere la solitudine, l’isolamento, a cui sovente sembriamo condannati dalla vita di oggi, questa è la magia del Natale. 
Nelle famiglie e tra gli amici, già si pensa alla preparazione della festa e naturalmente sorgono le solite domande: con chi trascorrerò il Natale? Festeggeremo a casa, in famiglia o in altra sede? Quali specialità culinarie appronteremo per allietare la tavola?  ecc. Certo ognuno vive una situazione diversa. A volte si possono anche verificare eventi inaspettati, che impediscono o adombrano la gioia e il clima festoso. Eppure il convivio e lo stare insieme durante il Natale è un rito che non tramonta, è il momento di concedersi un po' di distensione, al di fuori dei richiami ingannevoli del consumismo (scambio di regali, l’apprestamento dell’albero e degli addobbi, ecc.) e delle luci effimere della società opulenta. 
Mr. Scrooge nel “Canto di Natale” di Charles Dickens, è un banchiere avaro che considera il Natale una perdita di tempo, nella quale egli deve comunque pagare il suo contabile che come tutti trascorre la festa in famiglia e con gli amici. Durante la notte della vigilia egli è visitato da tre spiriti che gli fanno ricordare il passato, toccare con mano la realtà presente, prevedere cosa accadrà in futuro. Il vegliardo solo e chiuso nella sua stanza, stanco ed annoiato, è finalmente scosso nel suo animo e rivede le sue convinzioni. La mattina seguente, giorno di Natale, chiama il suo garzone e lo manda a comprare in un negozio vicino il più grosso tacchino in vendita e, premiandolo generosamente, lo fa portare a casa di Bob Cratchit, il suo contabile. In seguito esce per strada salutando tutti con affabilità, trovando anche la forza di presentarsi a casa di suo nipote, il quale ogni anno lo invitava, invano, a partecipare con la sua famiglia al pranzo di Natale. Accolto con calore da tutti, egli passa il più bel Natale della sua vita.
In questa favola, ancora molto istruttiva ai nostri giorni, la generosità verso gli altri, la partecipazione alla gioia comune e la convivialità sono gli elementi essenziali delle feste natalizie e di fine anno. In particolare l’incontro conviviale, appare un luogo straordinario di umanizzazione, di ascolto reciproco, di scambio delle proprie esperienze; il luogo dove superare le fatiche della vita, le sue angosce e condividerne le gioie e le aspettative. 
Nella convivialità a tavola tutti sono uguali, hanno le stesse possibilità di prendere cibo, di parlare o di ascoltare gli altri convenuti: bambini e vecchi, uomini e donne, invitanti e invitati. Chi, ritratto nel proprio individualismo, ha difficoltà di comunicare con le persone vicine, attorno ad una tavola imbandita a festa, ha l’opportunità di aprirsi, di conoscere meglio il prossimo e di fugare ogni diffidenza nei suoi confronti. E’ comunque noto che, in questo ambito, nascono spesso le relazioni sentimentali e si consolidano i rapporti affettivi più durevoli. 
L’augurio che rivolgo a tutti per le prossime festività è di ritrovare il senso, la serenità e la gioia di stare insieme alle persone a cui vogliamo bene. Buon Natale e felice anno nuovo! 

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