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L'ANNO CHE VERRA'

Caro anno nuovo, ti sto aspettando con ansia perché   desidero risollevare con un tocco di   gioia e di ottimismo   la mia vita. Vorrei riscontrare i segni della tua generosità verso tutti coloro che saranno con te durante il succedersi dei tuoi giorni.   La lista delle cose da migliorare su questo pianeta sono tantissime e in parte a me sconosciute. Ma concedimi qualche istante per esprimere   qualche mia richiesta. Nella speranza che tu non nasconda inaspettate e brutte   sorprese, chiedo di poter beneficiare di un anno con un po’ di serenità, di affetto, magari con qualche piccola soddisfazione   da condividere con gli altri e le persone care.   Non farmi mancare la salute necessaria per continuare ad andare avanti   e affrontare le situazioni difficili. Leggo e   sento che sarai un altro anno   impegnativo, per molteplici ragioni, a somiglianza dell’attuale e di quelli trascorsi di recente. Ho fiducia, tuttavia, che tu possa   aiutarmi a tirar fuori il sopito coraggio

L'insicurezza: il malessere di una società in continuo cambiamento

L’insicurezza che colpisce sempre più la nostra società è il risultato di paure derivanti dalla psiche delle persone o da cause esterne insite nell’ambiente ove si vive, in un mondo in continua trasformazione. Ogni individuo ha le sue fragilità, le sue paure (paura di un serpente, del buio, dell’acqua, di guidare, ecc..),   derivanti dall’eredità genetica, dall’educazione ricevuta sin dai primi anni di vita o dall’esperienze affrontate nel corso dell’esistenza.   Qualora alcune paure coinvolgano la collettività, vale a dire la famiglia, la città, il Paese di appartenenza,   per il determinarsi di specifiche condizioni di rischio (terremoto, terrorismo, malattie, ecc.), il vivere comune diviene incerto e difficile. E’ utile considerare, altresì, che l’insicurezza percepita in situazioni particolari, da alcune persone, non sempre rappresenta la situazione di rischio effettivamente esistente. Ad esempio la paura di prendere l’aereo o le reazioni della folla di fronte ad un evento improv

Renzo Pegoraro dal Salone Internazionale del Libro di Torino 2019 - Book...

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La Grande Missione

Mantenere accesa la fiamma dei nostri valori è   lo scopo principale della nostra associazione, costituita prevalentemente da Ufficiali in quiescenza, con una lunga esperienza di vita militare. Per meglio comprendere il significato di tale assunto, ritengo che si possa trarre qualche utile riflessione dal contenuto di un’opera letteraria del secolo scorso: “Il deserto dei Tartari”. Il libro è stato scritto da Dino Buzzati, un bellunese, giornalista del Corriere della Sera, nel periodo che precede la seconda guerra mondiale. Egli descrive in modo inquietante e a volte molto critico, ambienti, regole, personaggi,   aspettative del mondo militare. Probabilmente, da giovane sottotenente, aveva colto i lati più discutibili e negativi di questa vita. Ma, nell’insieme, la storia che racconta è la parabola di un Ufficiale che   perde l’entusiasmo iniziale per adattarsi alla routine di un lavoro duro e ripetitivo, fuori dalla realtà, mentre il tempo scorre a sua insaputa, in attesa di qualcosa

La sfida USA - Cina

Il 9 novembre   1989 cadde a Berlino la cortina di ferro, simbolo della divisione dell’Europa nelle sfere d’influenza statunitense e sovietica,   decretando la fine del periodo storico chiamato guerra fredda. D’allora l’equilibrio mondiale ha subito numerosi cambiamenti. Le guerre nei Balcani, in Iraq e in Afghanistan, il terrorismo internazionale, la guerra siriana, la crisi in Giorgia e in Ucraina, l’occupazione della Crimea, ecc., sono alcuni dei conflitti che hanno modificato il quadro geopolitico mondiale. La NATO   ha diminuito lo slancio nell'allargamento dei suoi confini   verso est, mentre si è riscontrato un sempre maggiore attivismo da parte delle principali   potenze dell’Eurasia,   Russia, Iran, Cina, alle quali recentemente si è aggiunta la Turchia. Nello stesso tempo, anche l’Europa non ha fatto progressi sulla strada dell’auspicata integrazione, salvo la parziale unità monetaria, in quanto non è stata in grado di darsi una costituzione politica e di dotarsi di u

Identità civile e religiosa di un Paese

L’identità di uno Stato si basa su elementi, storico-culturali, politici, civili, religiosi, i quali rappresentano, nel loro insieme, il patrimonio che unisce i cittadini e li caratterizza nei confronti di altre nazioni. Il dibattito sulla laicità delle Istituzioni   e l’importanza di tenere vive le radici cristiano-cattoliche nella società italiana non ha ancora portato a risultati concreti, anzi ha amplificato la difficoltà di sviluppare un sentimento nazionale comune che esprima l’appartenenza a questo Paese. Per risolvere il confronto laicità-religione tradizionale, presente in molte comunità occidentali, si è affermato in epoca moderna il concetto di “religione civile”, rilanciato negli Stati Uniti, nel 1967,   ad opera del sociologo Robert Neelly Bellah, attraverso un profondo studio sulle religioni. Tale pensiero si concretizza nella elaborazione di un insieme di   “ modi di dire, simboli e riti,   tratti dalla religione tradizionale, per rafforzare l’identità politica del

Lettera a Gesù Bambino

Caro Gesù Bambino, desidero scriverti anch’io la letterina di Natale, adesso che non sono più bambino, ma avanti con gli anni. Sono provato dal peso delle numerose esperienze vissute, buone e meno buone, ma sento ancora il fascino di quanto succede nel mondo, nel giorno della tua nascita e credo che tu possa darmi ancora una mano. Fammi guardare il mondo e gli uomini come sai guardarli tu, con uno sguardo ottimista, di speranza per tutto ciò che di buono portano in sé. Migliora il mio udito, per ascoltare con maggiore attenzione tutte le persone che vivono accanto a me, in modo che possa trasmettere e condividere con loro la grande gioia e la serenità del Natale. Fa che possa sentire le vibrazioni più recondite della musica del creato e, nelle sue armonie, cogliere le note dolenti di chi si trova in difficoltà. Dài forza alle mie mani, usurate dalla fatica del lungo lavoro, in modo che possano protendersi verso gli altri, con gesti di amicizia e spargano semi di concordia